Forse non tutti lo sanno ma il termine mansarda deriva dal nome dell’architetto Francosi Mansard, o Mansart, (1598-1666) e significa alloggio ricavato sotto il tetto. Arredare questo spazio sotto al tetto non è affatto semplice per la maggior parte delle persone, per questo motivo spesso è stato trascurato o utilizzato come posto dove tenere gli oggetti inutilizzati. Eppure pensandoci è un grande spreco di spazio perché in molti casi può diventare una vera e propria casa o comunque una stanza da letto spaziosa.
Consigli per arredare una mansarda open space
Ci sono diversi modi per arredare una mansarda bassa. Ovviamente bisogna tirar fuori un certo spirito di adattamento e la voglia di giocare con la spazi a disposizione. I tetti spioventi non vanno visti come degli ostacoli, ma piuttosto come alleati per ricreare un ambiente caratteristico.
Sfruttare bene tutti i metri quadri
Si possono sfruttare bene tutti i metri quadri di una mansarda? Sì, anche se non tutti allo stesso modo. Bisogna vedere l’ambiente un po’ come un puzzle. Gli angoli bassi possono essere sfruttati con dei cassettoni bassi, oppure uno scaffale a vista. Trattandosi di un’open space però, è importante non vederli come il posto dove lasciare le cose non desiderate, perché comunque sarà impossibile isolarle del tutto.
Come illuminare una mansarda bassa
Per illuminare una mansarda bassa c’è sempre bisogno della luce naturale è vero, però servono anche i vari punti luce artificiali per quando scende il buio. Se hai la possibilità di riformare la tua mansarda, allora ti suggerisco di valutare l’idea di una finestra a soffitto, cioè rendere una parte del tutto di cristallo così da poter utilizzare la luce del giorno il più a lungo possibile.
Per quanto riguarda invece la luce artificiale, è davvero difficile riuscire a installare le luci di sospensione. Perciò è meglio ricorrere ai faretti direzionabili. Per i punti luce d’accento invece, sono ideali le lampade da tavolo, oppure le piantane.
Camera da letto, la zona migliore
Qui ci sono due filoni di pensiero. C’è chi preferisce la camera da letto nella zona più alta della mansarda e chi invece, in quella più bassa. Quest’ultima soluzione è ideale in un certo senso perché permette di sfruttare bene questo tipo di spazio di solito un po’ ostico.
In molti però non amano l’idea di dormire dove il tetto raggiunge l’altezza minima, sia per la paura di eventuali testate, sia perché è un ambiente molto più buio e allo stesso tempo c’è chi può percepire come un senso di costrizione, vederlo come una mancanza d’aria.
Come suddividere gli ambienti
Poter suddividere almeno in parte gli ambienti però è importante. Ci sono diverse soluzioni in questo caso. Per sua natura l’open space consente di far circolare molta luce. Tirar su delle pareti quindi è controproducente. Una buona soluzione può essere quella di creare pareti parziali in cristallo, con la possibilità quando serve di utilizzare delle tende per garantirsi un po’ di privacy in più.
La suddivisione degli ambienti però riguarda anche il dove collocare la zona letto, la cucina, il bagno, etc. Il punto di riferimento più importante sono le finestre. Le stanze che ne hanno più bisogno sono il bagno e la camera da letto (possibilmente non la luce diretta), quindi assicurati di posizionarli entrambi dove ci sono le aperture.
Esaltare le irregolarità
Perché non esaltare le irregolarità? L’ambiente in questo modo diventa decisamente più interessante e non è un tipo di restauro che richiede grandi investimenti. Ci sono diverse soluzioni in cartongesso che permettono di creare parallelismi tra il soffitto e il pavimento. La quasi impossibilità di installare i termosifoni per non sottrarre spazio ai pochi muri verticali spinge verso la soluzione del riscaldamento a pavimento, per cui sono molto indicati laminato o il gres porcellanato sottile.
Le mansarde poi hanno come caratteristica quella di avere le travi a vista (che sono un elemento strutturale), che fino a poco tempo fa venivano coperte con dei controsoffitti, mentre adesso vengono valorizzate passandoci sopra dello smalto lucido dopo averle levigate e magari esaltate con dei punti luce.
Dividere con i mobili
Una buona soluzione per dividere gli spazi è quella di utilizzare i mobili. Una soluzione che piace molto è offerta dagli armadi che diventano non solo mobili dove conservare vestiti od oggetti, ma anche veri e propri separé. Ovviamente dimentica di fare acquisti in un mobilificio tradizionale perché non troverai mobili adatti ad una mansarda. Infatti avrai bisogno di mobili su misura realizzati da una falegnameria artigianale come Falegnameria Caponi, specializzata nella realizzazione di mobili di design.
Non tutti però hanno l’esperienza In fase di progettazione prendere in considerazione le altezze minime e quelle massime della mansarda, così da scegliere i mobili con le forme e le dimensioni che meglio si adattano.
Colori delle pareti
Scegli bene i colori della tua mansarda. Il ruolo che giocano nel ricreare la giusta atmosfera è importantissimo. Possono dare un senso di luce maggiore anche negli angoli più angusti. Il soffitto resta sempre a vista, ciò significa che è meglio optare sempre per il colore unico. La continuità tra pareti e soffitto non da l’impressione che la stanza sia più bassa.
Punta sui toni chiari per dare maggior luce, meglio ancora se resti su un bel bianco ottico, così avrai più spazio di manovra per abbinare i colori nell’arredamento. Ovviamente si tratta solo di suggerimenti, perché alla fine dei conti sei tu che devi viverci. Prenditi quindi il diritto di stravolgere anche le regole comuni per l’arredamento di una mansarda Open Space se in questo modo la senti più accogliente.