Calvizie: distinguere le tipologie e capire le cause per trovare i rimedi

La calvizie: in molti la temono, in tanti imparano a conviverci, altri ancora riescono a porre in qualche modo rimedio al problema. In pochi però sanno che non esiste un unico tipo di alopecia: il disturbo può essere legato infatti a diverse cause scatenanti.

Calvizie: quando preoccuparsi?

Iniziamo a sfatare un luogo comune: è risaputo che il problema interessa soprattutto gli uomini ma è altrettanto vero che le donne così come i giovanissimi non sono di certo immuni all’alopecia. Questo per dire che anche il gentil sesso e gli adolescenti dovrebbero preoccuparsi in presenza di eventuali segni rivelatori.

Ed a proposito di segni rivelatori: quali sono? Premesso che in alcuni momenti dell’anno e della vita i capelli cadono un po’ a tutti, in alcuni frangenti la cosa dovrebbe impensierire il malcapitato di turno. Se è vero insomma che in un giorno normale un individuo adulto sano perde sino a 100 capelli, non è vero che trovare il cuscino sepolto da un cumulo di peli è normale.

In poche parole una perdita cospicua dovrebbe allarmare chiunque, soprattutto perché è questo il segnale che in molti casi utilizza il corpo per avvisarci che qualcosa non va. L’origine del problema potrebbe essere ricercata infatti in cause contingenti, ma anche in squilibri organici o in stress mentali ed emozionali. In particolare lo stress, pur non essendo riconosciuto scientificamente come causa della calvizie, vede evidenze empiriche che, come riporta il sito https://www.mondocapelli.eu portano in questo caso a parlare di alopecia psicogena visto che “il diradamento dei capelli è un disturbo psicosomatico derivante dallo stress e dalle tensioni psichiche, nervose.“.

Calvizie: come si manifesta?

Ovvio, si potrebbe rispondere, con una bella zona vuota nel bel mezzo della testa. Eppure non è proprio così: la patologia infatti, prima di manifestarsi lancia delle avvisaglie. Uno shampoo e la conseguente asciugatura dei capelli possono in tal senso giocare un ruolo importante. Troppi peli sulla spazzola o nello scarico indicano che qualcosa non va come dovrebbe.

Il diradamento inizia a manifestarsi con un progressivo innalzamento dell’attaccatura dei capelli, capelli che intanto diventano sempre più sottili e che crescono in maniera via via più lenta. Un altro segno evidente che l’alopecia porta con sé è il prurito in tutte la parti del corpo ricoperte di peli.

Attenzione: il paziente affetto da calvizie potrebbe vivere una condizione psicologica debilitante connessa soprattutto alla mancata accettazione di sé stesso. E’ importante quindi fare il tutto e per tutto per risolvere il disturbo, ma anche pensare alla salute psichica di chi vive il problema.

Alopecia: le tipologie

Esistono diverse tipologie di alopecia e ciascuna di esse, ovviamente, deriva da differenti cause scatenanti. Distinguiamo così l’alopecia androgenetica derivante dall’azione degli ormoni maschili e da precise informazioni genetiche contenute nel DNA. In questi casi la calvizie interesserà soprattutto le tempie, ma  anche la fronte ed il centro della testa. Statisticamente il problema riguarda il 70% degli uomini ed il 40% delle donne.

C’è poi l’alopecia areata, caratterizzata dalla presenza di diverse chiazze tonde sparse per tutta la superficie del cranio. Quella che si verifica in questi casi è una caduta molto rapida, ma per fortuna anche curabile in quanto dovuta in genere ad una infiammazione dei follicoli piliferi. Tale tipo di alopecia comunque può interessare tutte le regioni pelose del corpo e riguarda alla stessa maniera uomini e donne, giovani e vecchi. C’è di buono in questo caso che i capelli ricrescono da sé anche se non è da escludere una ricaduta.

L’alopecia generalizzata è invece alquanto rara. Essa si distingue dalle altre per una sorta di letargo che interessa i bulbi piliferi e durante il quale i capelli cadono in blocco. Il disturbo si origina a seguito di lunghe malattie, chemioterapie, interventi, brevi patologie debilitanti o forti stress. Il soggetto che ne è affetto non resta totalmente calvo ma ha sulla testa della peluria uniforme.

L’alopecia localizzata in ultimo è segno di una lesione del cuoio capelluto derivante da ustioni, tumori, malattie, tinture di capelli, stiramenti e terapie aggressive. Essa è permanente.

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