Cannabis terapeutica: cosa cura e chi può farne uso

Probabilmente qualcuno se lo sarà chiesto: “come funziona la cannabis terapeutica? Per cosa si usa?”. E’ chiaro che in questo caso i semi di canapa vengono somministrati in dosi e tempi che non arrecano danni all’organismo: benché demonizzata infatti questa pianta ha delle proprietà curative e medicali non indifferenti, il tutto sta, ovviamente, nel farne un uso corretto.

Cannabis: una produzione italiana

E’ chiaro che in questo articolo ci si riferisce alla cannabis terapeutica, ossia quella che i medici prescrivono ai loro pazienti nel caso in cui possa rivelarsi utile per la cura di determinate patologie. Per maggiori approfondimenti sull’argomento vi consiglio di seguire il sito www.cannabis-plus.it, il portale Italiano dedicato esclusivamente sulla Cannabis e la Canapa Indiana.

Nonostante quindi essa sia stata ampiamente sdoganata nel mondo scientifico, sino a pochissimo tempo fa non esistevano in Italia piantagioni legalizzate di canapa ed il nostro paese era costretto ad importare il prodotto dall’Olanda.

Soltanto recentemente in farmacia è diventata reperibile anche la Cannabis FM2, vale a dire prodotta all’interno dei nostri confini.

Cannabis terapeutica: proprietà e benefici

Questa pianta, lo accennavamo già poco prima, può, se correttamente utilizzata, apportare dei benefici all’organismo umano. Essa infatti, dal 2006 ad oggi viene prescritta ai pazienti affetti da sclerosi multipla o da generiche lesioni del midollo spinale per rendere i loro dolori appena più sopportabili. Più o meno simile è la causa per la quale gli specialisti ne consigliano l’assunzione anche agli individui affetti da dolori cronici scaturenti da cause neurologiche o da traumi postoperatori, sottoposti a chemioterapia e radioterapia oppure ancora a cicli terapeutici atti ad attutire gli effetti negativi dell’HIV.

L’uso di questa sostanza poi può anche servire a combattere l’inappetenza originata da svariate patologie come l’anoressia nervosa oppure ancora a tamponare i picchi raggiunti dalla pressione oculare in soggetti affetti da glaucoma. Ma non finisce ancora qui.

Questa sostanza può rivelarsi un ottimo antispastico per patologie quali l’epilessia e le sindromi di La Tourette e di Gilles e può avere una sua utilità nei casi accertati di Morbo di Parkinson, Alzheimer, emicranie e cefalee croniche, infiammazioni del tratto intestinale, lupus eritematoso, problemi a carico della vescica, apnee notturne, depressione, insonnia, generici stati di alterazione mentale e neurologica ed altre patologie più o meno note al di fuori dell’ambito medico.

Come usare la cannabis terapeutica?

E’ ovvio che l’uso della cannabis terapeutica non deve e non può essere frutto di un’iniziativa personale. Essa funge solitamente da terapia di supporto e viene quindi affiancata a prodotti medicali di concezione più tradizionale.

Le infiorescenze di cannabis sativa vengono in questi casi assunti sotto forma di tisana o infuso oppure ancora immesse nell’organismo tramite inalazione per mezzo di appositi vaporizzatori elettrici.

Questo sito utilizza cookie tecnici per migliorare la tua navigazione. Clicca su Informativa cookie se vuoi saperne di più e su Accetto per dare il tuo consenso. Informativa cookie

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi