Negli ultimi anni si fa un gran parlare di startup. Sono in molti a voler entrare in questo nuovo panorama, per ottenere vero successo sul fronte imprenditoriale. In realtà non c’è nessuna differenza fra una startup e le altre aziende in attività da meno di 5 anni. Le differenze sostanziali in termini di fiscalità e altro riguardano invece le startup innovative, a cui ti invitiamo ad approfondire a questa pagina sul sito del MISE per saperne di più e conoscere i requisiti necessari per aprirne una.
Come creare un business plan vincente
Con questa semplice guida abbiamo elencato tutto ciò che va tenuto in considerazione, con lo scopo di aiutare chi è alle prime armi e per dargli tutte le informazioni utili per evitare gli errori più diffusi.
Iniziare con un’idea
Per poter dar vita a una startup serve per prima cosa un’idea. Che tipo di business vogliamo creare? Cosa stiamo proponendo al pubblico? Oggi molte startup nascono per essere innovative, e al centro hanno prodotti e servizi legati direttamente al mondo del digitale. Inoltre non bisogna dimenticare che ciò che conta non è solamente l’idea, ma anche il modo con cui la applichiamo all’interno del mondo reale. Una differenza da non sottovalutare.
Valutare il potenziale
Avere un’idea non basta. Dobbiamo considerare qual è il suo reale potenziale. Il primo passo da fare è valutare se il prodotto è effettivamente realizzabile, e in questo caso si parla di validazione del prodotto. Dopo questa fase è importante considerare se si tratta di un business che possiamo effettivamente rendere concreto, attraverso la validazione del modello di business. Infine dobbiamo effettuare la validazione del mercato, per capire se abbiamo tra le mani un business con del vero potenziale una volta proposto al pubblico.
Analisi del mercato
Arriviamo al momento di analizzare nel dettaglio il mercato. Dobbiamo concentrarci sia sul pubblico di riferimento, sia sui concorrenti attualmente presenti sul mercato. Di cosa ha bisogno il pubblico? In che modo il nostro prodotto può rispondere a questa esigenza? Sono domande fondamentali a cui trovare risposta. Studiando i concorrenti possiamo capire i loro pregi e i loro difetti, valutando in che modo il nostro prodotto può essere più convincente per il target di riferimento.
Effettuare un test con un MVP
Attraverso un MVP possiamo far testare una prima forma del prodotto o del servizio a dei clienti selezionati. MVP sta per Minimum Viable Product. Si tratta di una metodologia ideata da Steve Blank ed Eric Ries che propone un approccio Lean Startup, che contiene in sé quelle che sono le caratteristiche principali del prodotto finito. Con un buon test possiamo capire cosa va bene e cosa va invece sistemato, così da perfezionare il nostro progetto.
Il Business Plan
Arriva il momento di iniziare a organizzare il lavoro nel dettaglio. Il Business Plan è un vero e proprio piano in cui vengono elencate tutte le singole attività della startup, che conducono il prodotto dalla fase di progettazione a quella di distribuzione ai clienti. Un buon Business Plan è utile anche per attrarre i futuri investitori che devono credere nel successo dell’azienda. Per saperne di più sui business plan vi consigliamo di dare un’occhiata a questa pagina https://b-plannow.com/our-services/business-model/.
Trova co-founders
Trovare dei co-founders può fare la differenza nel momento in cui il progetto inizierà a farsi più concreto e intenso. Ci permette di rendere i nostri collaboratori non più dei semplici dipendenti, ma persone a cui interessa fortemente che l’azienda raggiunga il successo sperato. In questo modo possiamo anche risparmiare, evitando di affidarci a dei consulenti esterni, ma creando un nucleo interno affidabile e competente.
Un buon team
In un team devono coesistere sia qualità professionali, che qualità personali. Le qualità professionali ci servono per realizzare il miglior prodotto possibile, gestendo al meglio ogni ambito della nostra startup. Le qualità personali ci consentono di creare il giusto clima all’interno dell’azienda, e possono rivelarsi fondamentali nei momenti di crisi tipici di ogni attività.
Trovare i finanziamenti
Per portare avanti la nostra startup abbiamo bisogno di fondi. Non tutti hanno abbastanza soldi da parte per finanziare da sé la propria azienda, e per questo ci si può affidare a dei finanziatori esterni. Negli ultimi anni ha preso piede il sistema del crowdfunding, che ci permette di chiedere il sostegno al pubblico. In alternativa esistono differenti forme di finanziamento, come gli investimenti da parte dei privati.
Sviluppare il Prodotto o Servizio
Dopo aver analizzato tutti nei minimi dettagli si può iniziare a sviluppare il prodotto vero e proprio. Che si tratti di un oggetto materiale o di un servizio ora abbiamo tutti i dati che ci servono per portare avanti il progetto. Attenzione a un dettaglio: dopo i passaggi precedenti potremmo aver maturato l’idea di cambiare qualcosa rispetto alla nostra idea iniziale. Niente di preoccupante, anzi, è il segno di aver condotto una analisi scrupolosa e affidabile.
Fondazione della Startup
Infine bisogna fondare la startup, scegliendo anche la sua forma giuridica. Di solito una delle forme più utilizzate è quella delle SRL, le Società a Responsabilità Limitata. Da questo punto di vista è importante affidarsi a persone competenti, in grado di fornirci tutti i dettagli su quale sia la forma più vantaggiosa per la nostra startup. La SRL è utile perché permette di dividere il capitale dei singoli soci da quello dell’azienda.