Dieta paleontologica: cos’è, come funziona e alcuni menu di esempio

La dieta paleontologica, conosciuta anche come paleodieta, è un regime alimentare che si basa sui principi dell’alimentazione dell’uomo delle caverne. Detta così può apparire estemporanea ma vedremo come questo modo di nutrire il corpo, più sano e consapevole, dia i suoi frutti.

Esistono diete per tutti i gusti, ce ne sono davvero moltissime, che si ispirano ad una scuola o ad un’altra. Molte di esse prediligono l’uso di determinati alimenti per trovare uno stile di vita corretto semplicemente mangiando bene.

La paleodieta è stata ideata dal nutrizionista Loren Cordain che ha rilevato come anche l’uomo moderno necessita di cibarsi con alimenti naturali e sani. L’esempio ce lo hanno dato gli uomini primitivi che oltre 2,5 milioni di anni fa si nutrivano con quello che trovavano in natura. Vivevano bene semplicemente mangiando frutta, radici, bacche, carni e pesce crudi: stiamo parlando della preistoria, quando non si conosceva ancora l’agricoltura e non si cuocevano i cibi.

Cos’è la dieta paleontologica?

Si tratta di una dieta in cui l’apporto nutrizionale è dato in prevalenza dalle proteine, dalla frutta e dalla verdura. In pratica si punta sui cibi più sani che siano, poco lavorati e molto naturali.

La paleontologica richiama ciò che millenni fa consumava l’uomo delle caverne ovvero noci, radici, selvaggina, carni magre, frutta, pesce e verdura. Non sono alimenti tollerati da questa dieta i latticini, gli zuccheri, i cereali e il sale. E’ un regime alimentare all’apparenza spartano ma essenziale e abbastanza bilanciato che consente di stare in forma e di avere un fisico asciutto e ben proporzionato. La dieta va seguita per un periodo di tempo predefinito, in genere dura al massimo 20 giorni.

Il consiglio è sempre quello di non intraprendere percorsi di dimagrimento da soli ma di farsi affiancare da un nutrizionista o un esperto in alimentazione che può indicare la strada giusta. Per cominciare la paleodieta può essere intrapresa soltanto da chi è in condizioni di salute eccellenti.

Come funziona la dieta paleontologica

Partiamo dal fatto che a differenza di quasi tutte le diete in circolazione, la paleontologica non prevede il conteggio delle calorie. Un altro punto in contrasto con molti sistemi per perdere peso è quello dei pasti.

Non ci sono pasti prefissati da seguire, si mangia quando si ha fame e se ne sente la necessità. Può apparire un controsenso, visto che si vuole perdere peso, ma gli alimenti contemplati dalla paleodieta possono essere assunti quando si preferisce.

Oltre ai cibi citati prima ce ne sono altri ammessi: uova, carni bianche, crostacei, molluschi e gli olii vegetali. Anche le spezie e le bacche sono tra gli alimenti da consumare a piacere. I cibi non sono quelli industriali o conservati: i legumi, le patate, il burro e tutti quelli derivati dai cereali. In piccole dosi sono invece permessi la birra, il vino, l’aceto e le bibite dolci.

Paleodieta menu

E’ molto più facile fare degli esempi per capire cosa si può mangiare nell’arco di una giornata.

Colazione

A colazione chi predilige il salato può optare per carne o pesce con noci oppure pancetta e uova.

Se è più gradito il dolce si comincia con frutta fresca e secca come mandorle e noci oppure si scelgono centrifughe con latte vegetale e frutta. In questo caso si anche a macedonie e frullati in cui si può aggiungere del latte di mandorla o di cocco.

Pranzo

A pranzo è d’obbligo il consumo di proteine, quindi uova, pesce o carne, ma anche di carboidrati provenienti dalla frutta e dalla verdura. I condimenti non prevedono l’uso del sale ma quello di limone e 2/3 cucchiai di olio extra vergine di oliva.

Cena

Il regime alimentare della cena rimane invariato, si può decidere di consumare alimenti proteici non utilizzati a pranzo e altri tipi di verdura. Cambia volendo il condimento, se si sceglie l’olio di cocco o quello di semi di lino.

Come già precisato non si dovrà lottare con le calorie, l’importante è mangiare fino a quando non si sente più lo stimolo della fame e ci si sente sazi. Attenzione però a non ingurgitare troppi grassi puri e a non utilizzare in quantità elevate lardo, olio e strutto.

Alcune ricette della paleodieta? Fagiolini con nocciole, petto di pollo al curry, salmone al vapore e addirittura il tortino di cioccolato, possibilmente fondente.

Quali sono i vantaggi della dieta paleontologica?

Analizziamo adesso quali sono i vantaggi e i benefici che si ottengono se si segue per 20 giorni circa la dieta paleontologica. Come già descritto questo regime alimentare è indicato soltanto per persone in perfetta forma fisica.

Secondo gli estimatori di questa dieta sono numerosi i benefici per l’organismo tra cui una maggiore energia, una migliore qualità del riposo e del sonno, il rafforzamento del sistema immunitario.

Anche gli indici glicemici sembrano migliorare e si ottiene una più buona sensibilità insulinica. Aumenta il senso di sazietà, diminuisce il colesterolo cattivo e si riducono anche i trigliceridi. Sembra ci sia anche una possibile riduzione del diabete.

Non dimentichiamo poi il fattore peso, per il quale si comincia sempre una qualsiasi dieta. Si perde quello in eccesso e si prospetta una migliore qualità della vita.

Opinioni sulla dieta paleontologica

Bisogna comunque chiarire che non tutti i medici e i dietologi ritengono concreti i vantaggi sopraelencati ed esistono in tal senso anche opinioni non tutte positive.

Paleodieta controindicazioni

In particolare i più sostengono che ci siano troppe proteine e pochissimi carboidrati, soltanto quelli apportati da verdura e frutta.

Altre voci discordanti ritengono che l’organismo possa soffrire di chetosi in quanto il consumo di grassi e proteine animali è molto elevato, e si rischia l’affaticamento degli organi.

Non si addice a chi soffre di problemi intestinali perché è ricca di fibre e nemmeno a chi è in stato di gravidanza. Tra gli effetti collaterali che si possono riscontrare ci sono tachicardia, sudorazione, alitosi. In alcuni casi si può andare incontro ad anoressia o disfunzioni cerebrali.

Pareri favorevoli

I pareri più favorevoli invece sottolineano come la paleontologica sia una dieta dove non si consumano conservanti e additivi perché non prevede l’uso di carboidrati di pasta e pane, latticini e dolci.

Di sicuro è un tipo di alimentazione particolarmente indicata per chi fa sport e vuole aumentare la massa muscolare perdendo peso. Praticata sotto stretto controllo questa dieta non prevede di introdurre nell’organismo cibi industriali e ricchi di conservanti.

Prendere esempio dalla dieta dei nostri avi può apportare dunque all’organismo indiscussi benefici perché si eliminano quei prodotti raffinati che creano numerose intolleranze.

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