La fisioterapia per la schiena può rappresentare una valida soluzione per alleviare o curare il dolore alla schiena. Il disturbo può originarsi da diverse cause ed essere più o meno invalidante. Purtroppo però in molti tendono un po’ a sottovalutarlo attribuendo il problema a cause futili e passeggere. Si tratta di un grosso errore dato che la schiena è una parte del corpo di vitale importanza ed è consigliabile averne sempre molta cura.
Quindi è necessario rivolgersi al medico per una visita di controllo che in molti casi consiglierà la fisioterapia come una valida soluzione. Se dopo la visita sarà necessario prendere dei contatti con dei centri fisioterapici a questa pagina sul sito www.fisioterapia-online.it troverete i centri o gli specialisti più vicini nella vostra regione.
Vediamo allora di capire meglio cosa fare e quando preoccuparsi se si accusano dei disturbi.
Il dolore intercostale acuto
Solitamente il dolore intercostale acuto si manifesta con una certa prepotenza. Questa patologia coinvolge la colonna vertebrale dorsale per poi diramarsi lungo le costole e lo sterno. A volte però può interessare anche il torace e le scapole. Il fastidio ha spesso un’origine nervosa e, non a caso, oltre che le ossa può riguardare anche i muscoli.
Il soggetto che ne soffre avverte quindi delle fitte intense e persistenti che ricordano un po’ una frustata e che interessano la zona appena circoscritta. Le fitte peggiorano ogni qualvolta si eseguono determinati movimenti o si altera malamente la postura, ma che possono interessare il paziente anche se in stato di riposo. A volte il dolore si acutizza muovendo le braccia o si manifesta anche come un bruciore diffuso. Persino respirare profondamente può essere difficoltoso, possono comparire formicolii diffusi ed anche una mancata sensibilità del petto. In certi casi poi il soggetto, per arginare un po’ il dolore, tende inconsciamente ad incurvarsi sul fianco.
Inutile dire che in questi casi non ci sono molte possibilità di scelta: bisogna subito andare dal medico che, tra l’altro, potrà eventualmente escludere l’ipotesi che i forti dolori accusati derivino invece da malattie ben più gravi a carico degli organi presenti all’interno della gabbia toracica. Il dolore intercostale acuto può sottendere anche un’ernia a cui si associano dei fastidi alle vertebre derivanti dall’adozione di una postura sbagliata o da un trauma recente.
Oltre che alla visita in molti casi sarà necessario sottoporsi anche a risonanza magnetica o TAC (utile ad individuare un’eventuale ernia) e radiografie che facciano chiarezza sulle condizioni del disco intervertebrale, sulla presenza di fratture, artrosi e malformazioni ossee. Non è raro inoltre che vengano richieste anche delle analisi del sangue con anticorpi ANA per capire se sul paziente agisca invece una patologia reumatica. Ad esse spesso viene associato un controllo specialistico: ortopedico, reumatologico o fisiatrico a seconda dei casi. Torna utile sapere che il problema riguarda i muscoli meno spesso di quanto si è comunemente portati a credere.
Il dolore intercostale acuto verrà, alla luce dei risultati ottenuti, curato mediante una buona terapia manuale. Le infiammazioni invece richiedono spesso l’ausilio di una terapia strumentale.
La dorsalgia
Un dolore altrettanto comune è quello che interessa le scapole, la schiena ed il collo. Il fastidio viene avvertito come localizzato sull’apparato muscolo-scheletrico ed a volte dipende da un problema neurologico.
In molti casi esso deriva dall’adozione per periodi di tempo prolungati di una postura scorretta, postura che spesso si adotta davanti al pc. Nel dettaglio il soggetto ha quasi sicuramente l’abitudine di sedere tenendo le mani all’altezza del petto e non sostenendo adeguatamente i gomiti. Ciò alla lunga fa sì che il peso si scarichi sulla zona poi dolorante.
Il problema è per fortuna facilmente curabile: basta iscriversi a corsi di ginnastica posturale o stare semplicemente attenti a sedere correttamente, assumere dei farmaci antinfiammatori per brevissimi periodi di tempo e ricorrere alla Tecar, al laser, alle tecniche di manipolazione vertebrale, al kinesio taping o alle terapie fasciali.
Per quanto apparentemente di scarsa rilevanza, questo tipo di dolore può nascondere delle neoplasie delle ulcere o delle pleuriti: mai sottovalutarlo.
Quando il dolore dorsale interessa il braccio
Il dolore dorsale può a volte interessare anche la parte retrostante del braccio. La sofferenza è spesso lancinante e non dà modo al malcapitato di trovare un po’ di sollievo se non da sdraiato, poggiando il braccio interessato sulla mano opposta o sopra la testa. In molti casi il paziente non può nemmeno muovere il collo. Non è raro poi che il malato accusi anche dei dolori al petto, abbia a che fare con dei formicolii alle dita delle mani ed avverta delle fitte al collo. La sua condizione peggiora inchinandosi in avanti, osservando il tetto o muovendo la testa.
Anche stavolta l’origine del problema è da ricercarsi nella postura o in eventi traumatici, oppure in malformazioni, artrosi, ernia o bulding discale.
La patologia in questi casi viene ancora una volta curata a partire dalla postura quindi ricorrendo alla terapia laser, alla tecarterapia ed alla massoterapia ed al riposizionamento articolare. A volte infine si predilige l’approccio con terapia manuale o manipolazione miofasciale.