L’Iliade: un’opera contemporanea?

Come è stato riportato in una news tratta dal sito MarsalaOggi (di seguito l’url: https://www.marsalaoggi.it/iliade-di-omero-il-reading-sotto-le-stelle), il 18 agosto 2018 la compagnia teatrale Fratelli di Taglia, ha terminato una serata culturale leggendo alcuni passi dell’Iliade. Questo testo viene e letto e studiato da secoli, ormai, e nonostante tutto lo si può definire ancora un best-seller. Lo si potrebbe definire anche contemporaneo?

Un libro che ha cambiato il mondo! Andrew Taylor, nel suo libro I 50 libri che hanno cambiato il mondo, ha messo l’Iliade al primo posto, spiegando come abbia influenzato delle opere successive, come l’Eneide, scritto da Virgilio, che sembra un vero e proprio sequel dell’opera. Il valore letterario dell’Iliade è vasto, in quanto prefigurazione delle opere tragiche successive.

Uno dei più importanti temi trattati nel testo, è la relazione tra gli uomini e gli dei, che mette in evidenza quanto l’uomo possa essere fragile e la sua natura porti sembra al conflitto.

L’Iliade si apre accennando all’ira di Achille, ed è proprio questo sentimento che ha portato alla guerra di Troia (ed è causa della maggior parte dei conflitti umani). Per i cristiani l’ira è tra i sette vizi capitali, ma già questi ultimi erano comparsi nella cultura greca: Aristotele, infatti, li definiva gli “abiti del male”, che portano a distruggere la crescita interiore e spirituale dell’essere umano. Persino l’ “armonia”, raccontata nel testo greco, viene intesa come “lotta fra gli opposti”.

Non indifferente è stato il ruolo dell’Iliade nel campo archeologico. Senza l’opera di Omero, forse studiosi ed archeologi come Heinrich Schliemann, non avrebbero trovato dei veri e propri tesori come il “tesoro di Priamo” o la “Maschera di Agamennone”.

Gli eroi dell’Iliade: Quando oggi si pensa a degli eroi (descritti o disegnati su carta, s’intende), si pensa a Superman, Batman, Arrow, etc., o magari agli eroi di libri per ragazzi o fantasy. Non sono da meno nemmeno gli eroi descritti da Tolkien, nella sua opera Il Signore degli Anelli. Ma gli “eroi” dell’Iliade si possono paragonare ad essi?

Non si può certo dire che gli eroi dell’opera di Omero siano dei concentrati di virtù: Achille è troppo collerico, Agamennone è avido, Menelao si fa onore più sul campo di battaglia che tra le mura domestiche, come marito, e Paride ha rapito la moglie di un altro uomo.

L’unico che sembra un vero e proprio eroe, come s’intende oggi, è Ettore, figlio primogenito di Priamo, e principe di Troia, che nella letteratura cortese-cavalleresca (XIV-XV secolo), viene inserito tra i “Nove Prodi”, insieme ad Alessandro Magno, Cesare, re Artù, Carlo Magno, Giosuè, Davide, Giuda Maccabeo e Goffredo di Buglione. E’ lui che difende la sua città con tutte le sue forze, sul campo di battaglia, e sembra che sia l’unico che muoia con un po’ d’onore.

Con il termine “eroe”, nella letteratura greca, s’intendeva più una figura che compiono imprese che altri non riescono nemmeno a immaginare, e per farlo o si è dei semidei, come Ercole o Achille, o figli di re, che potrebbero comunque discendere da una divinità.

L’Iliade sullo schermo. Oltre ad aver ispirato numerose opere, l’opera di Omero è stata anche trasportato sugli schermi cinematografici e televisivi, a cominciare da Elena di Troia, del 1956, diretto da Robert Wise, che si apre con la partenza del principe Paride per Sparta, e finisce con la caduta di Troia.

Il più recente, uscito nel 2004, Troy, tra le varie pellicole forse è quella più lontana dal testo di Omero, ma non si può discutere sull’interpretazione di attori come Eric Bana e Brad Pitt, che ricoprivano rispettivamente i ruoli di Ettore ed Achille.

I film migliori, probabilmente sono La guerra di Troia (1961) diretto da Giorgio Ferroni, che vede la guerra di Troia dal punto di vista di Enea, l’unico principe troiano a salvarsi, dopo la morte di Ettore, e L’ira di Achille (1962), il cui regista era Marino Gerolami, che si apre proprio con il conflitto tra Achille ed Agamennone, e finisce con la morte del primo.

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