La pelle dei neonati e le irritazioni da pannolino

Cosa c’è di più tenero della pelle di un neonato? Poche cose possono rendere l’effetto di morbidezza che dà una carezza fatta a un bambino.

Purtroppo, proprio quello che la rende così unica è anche causa di molti problemi: la sua tenerezza e il suo essere indifesa infatti porta spesso al manifestarsi delle irritazioni da pannolino, una delle patologie più frequenti a colpire i nostri bambini.

La pelle dei nostri piccoli è infatti particolarmente sottile e delicata, ed è soprattutto quella del sederino a soffrire maggiormente per le irritazioni: essa è infatti quella più colpita dagli agenti irritanti quali l’elevata umidità del pannolino, il contatto prolungato con urina o feci, lo sfregamento ripetuto del pannolino sulla pelle del sederino o altri comportamenti igienici non adeguati.

Inoltre, un altro motivo che coadiuva il formarsi delle irritazioni è il fattore pH: quello della pelle dei nostri piccoli è infatti meno acido rispetto a quello degli adulti, e questo può portare al proliferare di agenti patogeni pronti ad attaccare i nostri bambini.

Diversi sono gli accorgimenti che si possono osservare per minimizzare il rischio che i nostri bambini vengano colpiti dalle fastidiosissime irritazioni da pannolino. Il consiglio fondamentale è quello di cambiare il più frequentemente possibile il pannolino del nostro piccolo: cambiandolo ogni 4 ore, lavando ed asciugando accuratamente il sederino del nostro bambino potremo tenere sotto controllo l’insorgere e lo svilupparsi delle irritazioni.

Questo accorgimento è fondamentale anche per tenere sotto controllo la stabilità dell’umore del nostro bambino: un infante colpito da una irritazione da pannolino infatti tende ad essere intrattabile poiché preoccupato da fastidio e dolore. Sarà cura dei genitori quindi controllare frequentemente l’eventuale insorgere delle irritazioni da pannolino e, in caso queste si manifestino, curarle attraverso l’utilizzo di creme specifiche: la pelle del sederino dei nostri piccoli è molto più delicata di quella degli adulti, non avendo ancora sviluppato appieno i vari meccanismi di protezione dagli agenti esterni.

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