La realtà virtuale rappresenta la classica “croce e delizia” per i marketer di tutto il mondo. E’ una tecnologia che offre infinite possibilità per coinvolgere e sorprendere il pubblico, ma al tempo stesso richiede competenze elevate per la produzione e un discreto sforzo tecnologico per la diffusione.
Il “collo di bottiglia” risiede infatti da un lato nella produzione di contenuti interessanti. Girare video immersivi o costruire mondi in realtà virtuale è senza dubbio più oneroso che girare video tradizionali.
Ma una volta prodotto “l’oggetto immersivo”, si apre il problema della fruizione, della visualizzazione. Al proposito va detto che esistono sistemi di visualizzazione per video 360 gradi molto diversi tra loro e sovente è difficile orientarsi. Tutti i sistemi presentano dei pro e dei contro. Sia in termini di configurazione che in termini di utilizzo. Oltre che evidentemente di costo. Per vedere quante siano le variabili tra gli occhiali 3D si rmanda a questo articolo sui visori per video a 360 gradi VR sul sito di Giuseppe Galliano Studio, una casa di produzione di video immersivi e in 3D. Mentre in questa sede, di seguito, esploreremo alcuni esempi di azioni di marketing effettuate tramite l’impiego di realtà virtuale che sono riusciti a catturare l’attenzione del pubblico e a lasciare un’impronta duratura.
Un viaggio virtuale in Colombia grazie a Toms Shoes
Toms Shoes, ha deciso di celebrare il suo decimo anniversario con il lancio di una campagna di marketing in realtà virtuale dal titolo “A Walk In Their Shoes“.
Toms Shoes ha offerto agli acquirenti l’opportunità di partecipare a un viaggio virtuale di beneficenza. La dinamica era semplice: per ogni paio di scarpe acquistato, l’azienda donava un paio di scarpe a un bambino bisognoso. Il team di Toms Shoes si è poi recato personalmente in Colombia per distribuire questi doni.
Ciò che ha reso questa campagna un esempio straordinario di convergenza tra marketing e realtà virtuale è stata la sua capacità di connettere le persone in modo autentico e significativo, nonostante la tendenza generalmente attribuita alla VR di influenzare negativamente le interazioni personali.
L’idea alla base di “A Walk In Their Shoes” riguarda l’arricchimento dell’offerta di valore dell’azienda attraverso l’utilizzo della realtà virtuale nel marketing. Grazie a questa campagna, i clienti sono stati in grado di vivere un’esperienza unica e coinvolgente.
Attraverso i visori VR, i consumatori hanno potuto condividere virtualmente il viaggio di Toms Shoes e osservare i bambini mentre indossavano e ricevevano le scarpe. Inoltre, hanno avuto la possibilità di incontrare personalmente uno dei beneficiari del programma e immergersi personalmente nelle difficili condizioni di vita che affrontano.
Il successo di questa iniziativa benefica è stato fondato su un approccio emozionale che ha saputo catturare e mantenere vivo l’interesse del pubblico nei confronti della campagna di marketing VR di Toms Shoes.
Boursin Sensorium e un esperienza plurisensoriale
Boursin Sensorium, ha impiegato la realtà virtuale (VR) come strumento di marketing esperienziale. Boursin Sensorium ha abbracciato questa tecnologia per presentare ai propri clienti un’incredibile avventura nel mondo dei formaggi.
L’avventura iniziava nella vivace città di Londra, dove i partecipanti venivano catapultati in un frigorifero digitale attraverso l’uso di visori per realtà virtuale. Boursin Sensorium ha reso l’esperienza multisensoriale, coinvolgendo il senso dell’udito con una colonna sonora avvolgente, il senso dell’olfatto con ventole profumate che diffondevano il delizioso aroma dei loro formaggi e, naturalmente, il senso del gusto con campioni del loro prodotto.
Ma l’ originalità di questa campagna non si limitava all’esperienza coinvolgente. Boursin Sensorium ha catturato le reazioni dei partecipanti tramite brevi clip video di pochi secondi. Queste clip, semplici da condividere sui social media, hanno creato l’effetto di un passaparola digitale, generando interesse e suscitando curiosità tra i potenziali clienti.
Camminare sulla luna grazie a Samsung
Samsung, ha stretto una partnership strategica con la NASA per offrire ai propri sostenitori un’esperienza unica: camminare sulla luna, anche se solo virtualmente.
Grazie all’utilizzo di un visore per realtà virtuale, i partecipanti vengono catapultati in un mondo virtuale in cui indossano una completa tuta spaziale e un’imbracatura appositamente progettata per permettere loro di compiere i movimenti necessari per camminare sulla superficie lunare. La tecnologia di prossima generazione sviluppata dalla NASA è riuscita a ricreare con grande successo la sensazione di assenza di gravità, influenzando in modo realistico il movimento dei partecipanti..
Ma quali sono le principali conclusioni che si possono trarre da questa iniziativa?
Innanzitutto, è fondamentale avere una strategia ben definita riguardo ai marchi con cui si decide di collaborare. Pensare fuori dagli schemi e cercare partner che possano portare un valore aggiunto alla propria campagna di marketing in realtà virtuale. Solo così si può garantire che entrambe le entità traggano beneficio da questa sinergia.
Inoltre, combinare marketing e VR non si limita solo a risolvere i problemi specifici degli acquirenti. Le aziende possono utilizzare queste esperienze uniche per costruire una maggiore fedeltà dei clienti, aumentare la consapevolezza del proprio marchio o semplicemente dimostrare apprezzamento nei confronti dei propri clienti.
E’ di fondamentale importanza fare ogni sforzo necessario per rendere l’esperienza VR il più realistica possibile. È proprio nel contonro all’esperienza immersiva che si gioca la partita: in questo caso l’essere riusciti a simulare l’assenza di gravità si è rivelata la chiave per catturare l’attenzione e l’emozione dei partecipanti.
In conclusione, Samsung ha dimostrato ancora una volta di sapersi distinguere nel panorama tecnologico grazie alla sua proattività nell’adottare nuove tecnologie. La collaborazione con la NASA per offrire questa straordinaria esperienza di camminare sulla luna in VR rappresenta un esempio concreto di come le aziende possano utilizzare il marketing in realtà virtuale per creare connessioni emozionali durature con il proprio pubblico. Resta tuttavia evidente che in questa operazione si sono unite due aziende di dimensioni “inarrivabili” per la maggior parte dei competitor. Tuttavia questo non vuol dire che si tratti di un ambito che non consente l’accesso a strutture più agili.