Umidità in casa: quali sono i rimedi e come prevenirla

L’umidità in casa rappresenta un serio problema, sia per la salute che per l’abitazione. Ritrovarsi con sgradevoli macchie scure o biancastre sulle pareti rovina i muri e ne risente l’estetica della casa, che pare trascurata.

L’ideale è riuscire a mantenere un tasso di umidità tra il 35 e il 60%, in modo da avere in casa un’aria pulita e sana. La presenza di un’umidità elevata crea problemi all’organismo e ci fa percepire temperature più alte in estate e più basse in inverno. Anche un livello di umidità troppo basso è pericoloso: un ambiente troppo secco può provocare problemi all’apparato respiratorio e all’epidermide.

Misurare umidità in casa

Fondamentale disporre di un igrometro per tenere sotto controllo i livelli di umidità, anche se in realtà la sua presenza si percepisce immediatamente. E’ un accessorio economico, piccolo e maneggevole, che si può spostare da una stanza all’altra per misurare il tasso di umidità di ogni ambiente.

Umidità in casa cosa fare

L’umidità si può manifestare per cause diverse. I principali fattori sono la mancanza di un adeguato ricambio d’aria, la cattiva coibentazione dei muri esterni e condizioni atmosferiche anomale. Una volta accertata la presenza di umidità bisogna ricorrere a dei sistemi per eliminarla. Purtroppo si tratta di un problema fastidioso che si può risolvere cambiando alcune abitudini, spesso sbagliate.

Aprire spesso le finestre

Aprire ogni mattina le finestre per un tempo sufficiente al ricircolo dell’aria è una delle soluzioni più facili ed utili per contrastare l’umidità. Le stanze vanno arieggiate in ogni periodo dell’anno, quotidianamente, anche in inverno.

Aprire la finestra dopo un bagno caldo

Il bagno è uno dei vani di casa più soggetti all’umidità a causa della condensa che si sprigiona dopo aver fatto doccia o bagno bollenti. Il vapore prodotto si deposita su pareti ed angoli ed è particolarmente dannoso per la salubrità dell’ambiente. Appena terminate le operazione di cura della persona bisogna aprire la finestra e far fuoriuscire la condensa.

Asciugare i vestiti all’aperto

Spesso, soprattutto nel periodo più freddo e di cattivo tempo si fanno asciugare i panni in casa. A volte sembra non esserci altra soluzione ma non c’è nulla di più sbagliato. Questo comportamento favorisce il proliferare di muffe e funghi che poi si traducono in umidità eccessiva. Se proprio non ne potete fare a meno il consiglio è quello di stendere gli indumenti in una sola stanza, dove la finestra deve rimanere aperta per far uscire l’umidità.

Utilizzare un deumidificatore

Il deumidificatore cattura l’aria all’interno di una stanza, la priva dell’umidità in eccesso e la rilascia. Il vapore viene condensato nel serbatoio di raccolta e l’acqua va poi svuotata. In commercio si trovano modelli diversi (leggi questa guida per scegliere il miglior deumidificatore per le tue esigenze), con più o meno funzioni. I più economici hanno prezzi contenuti e sono di piccole dimensioni.

Aggiungere una lampada di sale

Un rimedio che può aiutarci a risolvere il problema dell’umidità è la lampada di sale. E’ un bell’ elemento d’arredo da posizionare in camera o in salotto, con la funzione di deumidificatore naturale. Contiene sale dell’Himalaya e quando si accende assorbe l’umidità presente nella stanza. Solitamente è dotata di un supporto in legno, così che il sale non vada a finire sulle superfici di appoggio. In commercio se ne trovano di varie forme e dimensioni dai prezzi che cambiano a seconda della loro grandezza.

Riempire la casa di piante

Chi ama il verde, ma anche chi non ha una particolare predisposizione alla cura di piante e fiori, può ricorrere alle piante grasse da sistemare all’interno di casa. Richiedono pochissima cura e soprattutto una minima quantità d’acqua. Sono perfette per una casa umida perché “bevendo” poca acqua hanno un’evaporazione minima, e non provocano un innalzamento dell’umidità.

Non lasciare acqua nei sottovasi

Ci sono piante e fiori che richiedono una maggiore quantità d’acqua e questi non sono l’ideale per un ambiente umido. In ogni caso è profondamente sbagliato dopo l’innaffiamento lasciare depositata l’acqua nei sottovasi. Questo comportamento favorisce l’evaporazione e il conseguente aumento dell’umidità. Nel periodo estivo lasciare l’acqua in eccesso dà inoltre origine al diffondersi delle zanzare.

Utilizzare la cappa quando si cucina

L’altra stanza a maggior rischio umidità è la cucina. Cuocendo i cibi si sviluppano anche qui condensa e vapore che si possono contrastare accendendo sempre la cappa aspirante. L’acqua che bolle sul fornello produce quantità consistenti di vapore acqueo ed anche aprire la finestra mentre si cucina è un ottimo comportamento.

Usare l’aria condizionata

Ricorrere all’impianto di condizionamento, se presente, è molto utile per combattere lo spettro dell’umidità. Non tutti lo sanno ma l’aria condizionata non serve soltanto per abbassare la temperatura interna quando c’è molto caldo. Esistono condizionatori dotati di un sistema di deumidificazione e riscaldamento che riportano al giusto livello l’umidità e la temperatura. Sono dispositivi dalla duplice funzione, utili anche per ridurre i consumi.

 

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