Il vino in bag box è diventato sempre più richiesto e sono moltissime le persone che lo acquistano per la sua praticità e la comodità ma non solo. Chi non lo ha mai provato invece è incuriosito da questo sistema e vuole saperne di più.
In questo articolo scopriamo meglio di cosa si tratta, come funziona, quali sono i suoi vantaggi e svantaggi.
Cos’è il bag in box
Il bag box è costituito da un involucro in plastica, chiamato bag, nel quale è contenuto il liquido, in questo caso il vino. A proteggerlo c’è una scatola in cartone, la box, ed è dotato di un rubinetto per consentirne lo svuotamento. Il sistema è molto semplice e consiste nell’inserire nel contenitore il prodotto senza che entri anche l’aria. Quando vuoti la bevanda allo stesso modo non c’è il rischio che entri dell’ossigeno. Proprio la deformabilità del sacchetto evita la formazione di bolle d’aria. Questo rappresenta un’elevata sicurezza per il prodotto all’interno, perché le sue proprietà organolettiche non vengono in alcun modo alterate.
Il vino in bag in box è quindi un prodotto sicuro, meno costoso e molto pratico. Per molto tempo in tanti hanno demonizzato questo tipo di confezione a torto. Se un vino è pregiato lo può essere anche nel contenitore in plastica, l’importante è avere la certezza di acquistare un prodotto di qualità. Infatti guardando la pagina dello shop online di Divinosfuso si può vedere che a fornire vino sono aziende vinicole con alti standard qualitativi, a dimostrazione appunto di quanto scritto finora. In Italia dal 2008 i vini DOC si possono confezionare in bag in box. Sono poi i diversi consorzi di tutela a scegliere se commercializzare i loro prodotti con questo sistema.
Come funziona
Analizziamo meglio sia il sacchetto in materiale plastico che il cartone protettivo. Il primo è specifico per alimenti e protegge il contenuto da variazioni di temperatura, luce, aria e anche da altri gas.
Il cartone esterno è una sorta di protezione rigida che ne facilita il trasporto e preserva l’interno da schiacciamenti ed urti. Può essere realizzato anche in altri materiali come il legno, più belli esteticamente. In ogni caso il suo scopo è quello di essere facile da spostare, compatto e anche comodo da impilare. Ben congegnato anche il sistema per la fuoriuscita del liquido, spesso provvisto anche di un accessorio anti manomissione. La valvola presente evita che l’aria possa penetrare all’interno dopo la prima apertura.
Per quanto riguarda le dimensioni, esistono bag in box di vari formati, dal litro e mezzo ai 3 litri e fino ai 20 litri. Naturalmente stiamo parlando di vino, e nel nostro Paese quello più venduto è da 5 litri.
I vantaggi del bag in box
Ti stupirai dei tanti vantaggi che offre il bag in box, a partire dalla grande protezione dall’ossidazione del vino. Sappiamo che lasciare un vino a contatto con l’aria per troppo tempo risulta dannoso. Anche se sceglie di acquistare un formato da 10 litri, devi sapere che il vino si conserva nel bag in box oltre i 20 giorni, senza perdere gusto e colore.
Un altro elemento molto apprezzato è la compattezza delle confezioni, che risultano pratiche, trasportabili e impilabili. Addirittura puoi mettere il bag in box da tre litri anche in frigo, nel caso di un vino bianco fermo da assaporare fresco. C’è poi l’aspetto economico, visto che il prezzo è inferiore ad un vino venduto in bottiglia. Per ovvi motivi a fronte della stessa qualità si evitano costi per bottiglie, tappi ed etichette per cui il prezzo risulta più conveniente.
Inoltre c’è anche da considerare il tipo di chiusura. Essendo dotato di un tappo a rubinetto in plastica si azzerano i rischi legati ai tappi di sughero, che spesso ci regalano sgradite sorprese all’apertura. Da ultimo dobbiamo sottolineare anche come questo tipo di involucro risulti a basso impatto ambientale e si possa differenziare.
Gli svantaggi del bag in box
Tra i principali difetti del bag in box c’è quello che si può utilizzare soltanto con vini fermi e non con gli spumanti o quelli mossi (vedi la differenza fra fermi e frizzanti). E poi riporlo in frigo per raffreddare il vino non è esattamente come mettere al fresco una bottiglia in vetro. Si raffredda con maggiori difficoltà perché la confezione limita la trasmissione termica.
Un altro punto che divide molto i consumatori è l’effetto estetico del bag in box: ovviamente tutti noi apprezziamo di più una bella bottiglia e facciamo ancora fatica ad accettare completamente questa confezione sulla tavola. Per quanto concerne la durata del vino all’interno ci sono dei limiti temporali. Se non è mai stato aperto un rosso può durare dai 6 ai 12 mesi, un bianco fino a 4 mesi ma non durerà mai tanto a lungo quanto un prodotto conservato nel vetro.